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LA SCOPERTA DELLA MONETA LIBERA

Emanuele Magrini
10 Giugno 2023

 

 

Cos’ha in comune Bitcoin con il fuoco, l’elettricità o l’antibiotico? Sono tutte grandi scoperte/invenzioni che hanno rivoluzionato o stanno rivoluzionando la storia dell’umanità.

Cos’ha portato di diverso Bitcoin dalle altre monete? Bitcoin rappresenta la prima forma di denaro non controllabile da un organismo centrale e allo stesso tempo anche la prima forma di denaro nella storia dell’uomo che, invece di partire dai governanti, parte dalle persone. Potremmo parlare, anzi, della prima moneta non imposta: la prima moneta libera!

Altro che soldi fini a sé stessi, Bitcoin rivoluziona il potere e stimola il pensiero alternativo.

Le valute governative – proprio come i punti fedeltà del supermercato – hanno una struttura centralizzata, vengono cioè gestite direttamente da un singolo ente o da un singolo ufficio, mentre tutti gli altri subiscono le decisioni di questi.

Facciamo un esempio. Andando al supermercato sotto casa vostra, quando arrivate in cassa, pagate con i punti fedeltà. In caso per assurdo in tale supermercato questa cosa inizi ad essere fattibile, vi fidereste nel pagare e detenere una parte dei vostri soldi in punti fedeltà, gestiti dall’ufficio monetario del supermercato? No? Sicuri? Ed allora perché invece continuate ad usare le valute governative?

Ah, giusto: perché grazie alle sagge decisioni dei banchieri centrali, possiamo vivere sereni e tranquilli, liberi da qualsiasi tipo di inflazione in tutte le sue varietà e senza nessuna crisi, in armonia e prosperità!

Favole a parte, Bitcoin è decentralizzato e distribuito, con una politica monetaria già stabilita al suo lancio e dove tutti gli attori in gioco hanno un interesse diretto e sono concordi nel mantenerla così per sempre. In Bitcoin, ognuno è uguale agli altri, cosa che invece mi sembra leggermente differente nei sistemi finanziari tradizionali.

Per alcuni Bitcoiner, Bitcoin è semplicemente un passo naturale dell’evoluzione umana, proprio come lo sono stati ad esempio l’invenzione del diritto romano o la Rivoluzione francese. Se iniziamo a ragionare sull’evoluzione delle varie forme di governo possiamo notare che a partire da una forma centralizzata quale potevano essere gli imperi e le monarchie si è poi andati verso una maggiore decentralizzazione e distribuzione del potere.

 

 

Beh, ecco: se tralasciamo lo stesso concetto troviamo inizialmente delle monete gestite solamente dal Re/Imperatore o chi per lui, per poi arrivare a delle monete gestite da un’istituzione “pubblica” indipendente… Fino ad arrivare a Bitcoin in mano alla sua intera comunità!

La moneta – e soprattutto la sua gestione – ha un peso non indifferente nelle economie. Avere quindi una moneta controllata da un ente centrale può anche essere un vantaggio per chi la utilizza, oppure può rivelarsi una tragedia, oppure può creare una catena di tragedie una dietro l’altra (tipo crisi per intenderci), con comunque sempre presente un ottimo malditesta avvelenato, l’inflazione.

Con Bitcoin cambiamo un po’ le carte in tavola di questo gioco perché tutti noi utilizzatori siamo anche i “padroni” di Bitcoin. A tutti gli effetti siamo partecipanti attivi di questa rete monetaria globale.

Ma, come accennavo inizialmente, non esistono “privilegiati” in Bitcoin, a differenza dei sistemi governarvi attuali. Perfino i Minatori sono dei semplici attori del network che aderiscono alle stesse regole di tutti gli altri utilizzatori e che ricevono una ricompensa per il loro lavoro e il loro importante contributo alla sicurezza di Bitcoin. Ma non per questo si trovano ad avere alcun vantaggio di credito o altre cose del genere.

Intendiamoci: in Bitcoin abbiamo poi numerose istituzioni, più o meno formali. Quello che proprio è assente è un coordinamento centrale con poteri illimitati su tutto il progetto, giusto per essere chiari.

Le valute governative sono in perenne conflitto tra loro, e soprattutto tendono a 0, cioè il loro valore si svaluta anno dopo anno. Sfido a trovare una persona che dica sia sensato risparmiare in una valuta governativa. Bitcoin invece, essendo scarso, si presta molto bene ad esser valutato come sistema a garanzia del risparmio.

Che poi, se ci pensiamo, praticamente la quasi totalità di chi adotta ad oggi le valute governative lo fa perché gli sono state tramandate, e spesso e volentieri non ne conosce la loro natura ed i loro meccanismi. Al contrario, praticamente la totalità di chi adotta Bitcoin (escluso chi ci specula e basta) lo fa perché conosce sia le dinamiche tradizionali che l’ecosistema Bitcoin.

 

 

Ah, ecco: mi permetto di inserire una piccola voce fuori campo o, meglio, una piccola ed “innocente” provocazione. Io personalmente sto ancora cercando, da qualche anno ormai, qualche scettico di Bitcoin che conosca bene sia il mondo delle valute governative sia il funzionamento di Bitcoin. Per adesso ancora non ho trovato nessuno

Per la stampa mainstream, le valute governative sono quelle “pubbliche”, mentre Bitcoin invece è una moneta “privata”. E se invece vi dicessi che è esattamente l’opposto? Ragioniamoci un attimo insieme. mentre l’euro è emesso e controllato dalla BCE, Bitcoin è controllato da tutti i Full Node della rete. Chiunque può iniziare a farne girare uno in locale, diventando parte attiva del protocollo, fino ad arrivare anche a contribuire liberamente allo sviluppo del codice.

Tutti questi discorsi sopra citati portano alla conclusione che vale davvero la pena conoscere ed approfondire sempre più il fenomeno Bitcoin. Le premesse ormai sembrano concluse e stanno lasciando spazio alla prime comunità che stanno applicando il Bitcoin standard, come per esempio Villaggio Bitcoin!

La fase iniziale dell’adozione di Bitcoin è quasi conclusa. Da adesso in poi si fa sul serio, e non resta che stare a vedere da qui a 5 anni in quanti inizieranno a risparmiare in bitcoin e in quanti inizieranno ad accettare bitcoin come modalità di pagamento per le proprie merci e servizi.

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Emanuele Magrini

Editor e giornalista specializzato in Bitcoin e criptovalute.

Autore Newsletter Bitcoin Face

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